COMUNICATO STAMPA
Che cosa ruota intorno alla polemica di questi giorni sulle mie presunte affermazioni, peraltro smentite tanto tempestivamente quanto inutilmente, sull’arrivo del Presidente di Panama a Lucca in occasione delle celebrazioni religiose di Santa Croce?
Riepiloghiamo i fatti: il tutto si è mosso dalla presenza dello scrittore Luis Sepúlveda a Capannori il 6 settembre per presentare il suo ultimo libro e nell’occasione parlare di quell’America Latina degli umili che non ha volto né voce nei luoghi ufficiali dell’informazione. Poi l’attenzione della stampa si è spostata su questioni politiche che addirittura mettono in discussione il mio ruolo istituzionale, mentre il vasto mondo delle associazioni, molti singoli cittadini, nonché un fronte unitario dei soggetti politici del centrosinistra, si sono mobilitati intorno ad un documento siglato "La nostra America Latina". In ultimo, nel dibattito ha fatto ingresso la discussione, rilanciata dal Proposto della Misericordia, sulla indebita commistione tra politici e manifestazioni religiose, richiamando l’ispirazione "alla solidarietà umana e soprattutto al servizio dei minimi e degli umili" che deve sorreggere la processione della Santa Croce.
Se tutto questo è avvenuto, allora vuol dire che il problema è realmente di natura culturale, come io ho voluto suggerire e come sottolinea un passaggio dell’appello "la nostra America Latina" che alcuni quotidiani hanno scelto di omettere: "Solidarietà, fraternità, giustizia, libertà, verità: sono i principi di nonviolenza sui quali fondano la propria esistenza le comunità di pace di questa America Latina. Sono anche gli stessi principi testimoniati dalla Santa Croce che sfilerà nella città di Lucca, portata sulle spalle da chi non scelse di celebrare i potenti ma di amare gli umili".
Con questo spirito, da capannorese, vivo la processione della Santa Croce.
Riepiloghiamo i fatti: il tutto si è mosso dalla presenza dello scrittore Luis Sepúlveda a Capannori il 6 settembre per presentare il suo ultimo libro e nell’occasione parlare di quell’America Latina degli umili che non ha volto né voce nei luoghi ufficiali dell’informazione. Poi l’attenzione della stampa si è spostata su questioni politiche che addirittura mettono in discussione il mio ruolo istituzionale, mentre il vasto mondo delle associazioni, molti singoli cittadini, nonché un fronte unitario dei soggetti politici del centrosinistra, si sono mobilitati intorno ad un documento siglato "La nostra America Latina". In ultimo, nel dibattito ha fatto ingresso la discussione, rilanciata dal Proposto della Misericordia, sulla indebita commistione tra politici e manifestazioni religiose, richiamando l’ispirazione "alla solidarietà umana e soprattutto al servizio dei minimi e degli umili" che deve sorreggere la processione della Santa Croce.
Se tutto questo è avvenuto, allora vuol dire che il problema è realmente di natura culturale, come io ho voluto suggerire e come sottolinea un passaggio dell’appello "la nostra America Latina" che alcuni quotidiani hanno scelto di omettere: "Solidarietà, fraternità, giustizia, libertà, verità: sono i principi di nonviolenza sui quali fondano la propria esistenza le comunità di pace di questa America Latina. Sono anche gli stessi principi testimoniati dalla Santa Croce che sfilerà nella città di Lucca, portata sulle spalle da chi non scelse di celebrare i potenti ma di amare gli umili".
Con questo spirito, da capannorese, vivo la processione della Santa Croce.
Capannori, 29 agosto 2009
Leana Quilici, assessora alle politiche culturali del Comune di Capannori
Leana Quilici, assessora alle politiche culturali del Comune di Capannori
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