COMUNICATO STAMPA
La nostra America Latina
Capannori, 27.08.09
Condividiamo pienamente la posizione dell’Assessora del Comune di Capannori Leana Quilici che, invitando i cittadini all’incontro con Luis Sepúlveda, ha sottolineato come il volto dell’America Latina rappresentato dallo scrittore cileno sia estremamente differente da quello che il 13 settembre il Comune di Lucca sembra intenzionato a celebrare ospitando il neo-presidente della Repubblica di Panama.
Chi conosce Leana Quilici, il suo alto senso delle istituzioni democratiche e il suo profondo rispetto della dignità delle persone, sa bene quanto sia lontano dalla sua natura chiamare ‘dittatore’ chi governi su mandato popolare.
Non si tenti allora di distogliere l’attenzione dei cittadini dalla fondamentale questione politica posta dall’Assessora Quilici ovvero dal fatto che la distanza tra la scelte del Comune di Lucca e del Comune di Capannori si lega direttamente alla distanza tra i modelli di comunità civile che le due istituzioni promuovono.
Da una parte abbiamo la politica dei capitali, delle transnazionali e della difesa dei privilegi di pochi a discapito dei diritti di molti; dall’altra un’America Latina a cui Capannori vuole dare voce, quella delle comunità locali che coraggiosamente sperimentano un percorso alternativo di partecipazione popolare per recuperare la pace, tutelando i beni comuni, le economie locali solidali, l’equilibrio con il pianeta del quale siamo parte e non proprietari.
Da anni il Comune di Capannori condivide con questa America Latina gli orizzonti politici e umani di riscoperta di un’autentica qualità della vita e di una democrazia che non si riduca ad esercizio del voto. Una solidarietà attiva che ci ha portato a costruire, con altri Comuni, la rete italiana a sostegno delle popolazioni in resistenza pacifica della Colombia, a dare memoria alle vittime della dittatura cilena, a dare voce alle battaglie per la pubblicizzazione dell’acqua nel Cochabamba e per la fine della repressione dei popoli indigeni Mapuche.
Solidarietà, fraternità, giustizia, libertà, verità: sono i principi di non-violenza sui quali fondano la propria esistenza le comunità di pace di questa America Latina. Sono anche gli stessi principi testimoniati dalla Santa Croce che sfilerà nella città di Lucca, portata sulle spalle da chi non scelse di celebrare i potenti ma di amare gli ultimi.
Chi conosce Leana Quilici, il suo alto senso delle istituzioni democratiche e il suo profondo rispetto della dignità delle persone, sa bene quanto sia lontano dalla sua natura chiamare ‘dittatore’ chi governi su mandato popolare.
Non si tenti allora di distogliere l’attenzione dei cittadini dalla fondamentale questione politica posta dall’Assessora Quilici ovvero dal fatto che la distanza tra la scelte del Comune di Lucca e del Comune di Capannori si lega direttamente alla distanza tra i modelli di comunità civile che le due istituzioni promuovono.
Da una parte abbiamo la politica dei capitali, delle transnazionali e della difesa dei privilegi di pochi a discapito dei diritti di molti; dall’altra un’America Latina a cui Capannori vuole dare voce, quella delle comunità locali che coraggiosamente sperimentano un percorso alternativo di partecipazione popolare per recuperare la pace, tutelando i beni comuni, le economie locali solidali, l’equilibrio con il pianeta del quale siamo parte e non proprietari.
Da anni il Comune di Capannori condivide con questa America Latina gli orizzonti politici e umani di riscoperta di un’autentica qualità della vita e di una democrazia che non si riduca ad esercizio del voto. Una solidarietà attiva che ci ha portato a costruire, con altri Comuni, la rete italiana a sostegno delle popolazioni in resistenza pacifica della Colombia, a dare memoria alle vittime della dittatura cilena, a dare voce alle battaglie per la pubblicizzazione dell’acqua nel Cochabamba e per la fine della repressione dei popoli indigeni Mapuche.
Solidarietà, fraternità, giustizia, libertà, verità: sono i principi di non-violenza sui quali fondano la propria esistenza le comunità di pace di questa America Latina. Sono anche gli stessi principi testimoniati dalla Santa Croce che sfilerà nella città di Lucca, portata sulle spalle da chi non scelse di celebrare i potenti ma di amare gli ultimi.
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